HUGH JACKMAN THE MAN THE MUSIC THE SHOW at THE LONDON O2 ARENA

By: Jun. 16, 2019
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HUGH JACKMAN THE MAN THE MUSIC THE SHOW  at THE LONDON O2 ARENA

Tre serate sold out nell'arena più grande di Londra, The O2, di fronte a 20.000 spettatori ogni sera e stesso scenario in tutte le altre date del tour europeo che si è concluso proprio con l'ultima data londinese: HUGH JACKMAN, THE MAN, THE MUSIC, THE SHOW ha confermato tutte le aspettative affermandosi come uno dei migliori one man show di tutti i tempi.

In assenza di date in Italia, (si sa i produttori italiani non sono molto inclini verso il musical), dove Hugh Jackman è conosciuto più per il suo ruolo di Wolverine nella sagra dei film sugli X-MEN che per il suo lavoro nel musical, valeva assolutamente la pena affrontare un viaggio per assistere a questo spettacolo.

La serata è dedicata in gran parte al suo passato sulle scene teatrali: Hugh Jackman, pur dotato di una potente voce, non è il migliore cantante sulla piazza: non si avvicina a nessun standard alla Michael Bublé. Sicuramente non è neanche il miglior ballerino. Ma la sua carta vincente è una combinazione quasi magica che nasce nella sua incredibile capacità di miscelare le sua particolare vocalità con una notevole presenza scenica e con una innata naturalezza con cui possiede il palcoscenico creando un risultato che ne fa senz'altro il miglior showman del momento.

È al suo penultimo ruolo cinematografico, The Greatest Showman in cui recita il ruolo di P.T.Barnum, che è dedicata gran parte dello show, con ben 5 brani tratti dalla colonna sonora del film: The Greatest show, Come Alive, This Is Me, A Million Dreams e From Now On sono tutti rappresentati con elaborate coreografie e effetti di luci spettacolari.

Rivisita i suoi esordi in La Bella e La Bestia in cui interpretava Gaston, sorprende nel lungo e intenso Soliloquy dal musical Carousel che segnò il suo debutto sulle scene americane alla Carnegie Hall e nell'altro appassionato Valjean's Soliloquy del suo ruolo cinematografico ne Les Miserables che chiude il primo atto del suo show.

L'inizio del secondo atto è tutto dedicato al ruolo che gli valse il Tony Award come miglior attore in un musical per la sua interpretazione del celebre entertainer australiano Peter Allen in The Boy From Oz. In uno scattante medley ripropone i grandi brani scritti da Allen nella sua breve ma intensa vita (morì per complicazioni da AIDS a soli 48 anni): The Boy Next Door, Theme from Arthur (Oscar per la migliore canzone nel 1982), I Honestly Love You (portata al successo in tutto il mondo da Olivia Newton John), Taenderfield Traveler e la festosa I go to Rio che conclude in pieno carnevale sud americano questa parte dedicata al suo primo ruolo in un musical di Broadway.

Ci si aspetterebbe a questo punto un finale più tranquillo, ma Jackman continua a sorprendere con un altro lungo medley dedicato ai grandi musical del cinema americano. Ed ecco che si cimenta con il suo ottimo corpo di ballo in brani come Lady Luck da Guys and Dolls, Singin' In The Rain, I got rythm, Hanging Out With My Baby e Sing That Swing per poi concludere con il classico Mack the Knife.

Prima del gran finale sulle note di From now on, Hugh Jackman dedica una pausa al paese che l'ha cresciuto, l'Australia: mentre sullo schermo scorrono immagini del film omonimo che lo vide protagonista assieme a Nicole Kidman, in scena si esibiscono quattro artisti aborigeni con i loro strumenti particolari e i loro canti autoctoni che sfociano poi in una tenera ed emozionante versione di Over The Rainbow, qui usato come un indiscusso inno alla libertà e alla solidarietà.

A questo punto, con un pubblico in totale delirio Jackman si congeda con Once before I go, la profonda e intensa composizione di Peter Allen, mentre ogni singolo spettatore nell'arena ha la luce del proprio cellulare accesa in una scenografia spontanea di incredibile effetto.

In totale Hugh Jackman rimane in scena per quasi tre ore di continuo spettacolo senza un secondo di pausa o di stanchezza: sia che canti o balli o che intrattenga il pubblico raccontando le sue esperienze di giovane aspirante attore in Australia, le dediche alla moglie e ai figli e la sua ascesa nello star system hollywoodiano, in ogni momento della serata ha 40.000 occhi fissi su di lui e non potrebbe essere diversamente. Anche se non si è un suo fan accanito non si può non cadere sotto il fascino di una personalità così gentile, così generosa, naturale e così piena di talento.



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